Senza dubbio Lovecraft è uno degli scrittori più geniali e fantasiosi della storia, per questo i suoi racconti tuttora sono ispiratori di film e ambientazioni fantasy.
Tuttavia, come spesso accade e come Il codice da Vinci insegnò alle masse, è sempre bello trovare della verità in mezzo alla fantasia. Ed è questo il caso di questo lungometraggio girato a modi documentario.
Come succedeva per Blair Witch project, alcuni ragazzi decidono di raccontare una storia misteriosa attraverso interviste e riprese nei luoghi oggetti della ricerca.
Il tutto è basato sul ritrovamento di un documento che dimostrava il passaggio di Lovecraft in Italia, in un luogo che avrebbe ispirato alcuni tra i personaggi più terrificanti del famoso autore. Ovviamente i ragazzi cercano di dimostrare ciò in modo credibile, con immagini e video di repertorio in cui altri “curiosi” avevano compromesso la propria esistenza alla ricerca di queste informazioni.
A tratti il film risulta essere molto inquietante e credibile, ma talvolta sembra di assistere a una gran bufala, il che distrugge completamente tutto quel che era stato fatto di buono.
In generale non c’è molta differenza tra questo film e Blair Witch project se non per il soggetto affrontato. Invece di cercare una strega, cercano prima notizie su Lovecraft e poi su strane sette presenti in terra italiana.
Un film difficile per chi non è interessato a racconti su Lovecraft, con scene lente e noiose, ma se visto con l’occhio dell’appassionato è sicuramente consigliabile.