Con un nome del genere, Vincenzo Natali non poteva far altro che regalarci un’altro presente. E lo fa con il suo stile: fastidioso, disturbante e in bilico tra la presa in giro e la serietà. D’altronde cosa ci si può aspettare dal regista di The Cube?
Questo personaggio ha provato più volte ad entrare nella psicologia dello spettatore per maciullarne l’organizzazione (un po’ come fa Christopher Nolan), riuscendoci bene con il cubo, benino con Cypher ma sempre meno con gli altri lavori. Col tempo si è un po’ imborghesito, ma questo non gli ha impedito di continuare una carriera di tutto rispetto di cui questo Splice sarà un buon passaggio. Continue reading