Carissimi recensopolisti, nonostante l’estate afosa, e nonostante perfino la TV sembri andata in ferie, la nostra redazione (???) non si ferma e, contrastando la voglia di andare al parco a farsi una corsetta, continua imperterrita ad allietarvi anche sotto l’ombrellone, con le sue rubriche assolutamente prive di interesse, vergognosamente di parte e particolarmente inutili! Prendete carta e penna e segnatevi questa interessante lista di serie televisive da riscoprire, e state sicuri che al di là della barriera l’inverno sta arrivando con tutti i suoi estranei!BOSTON LEGAL
Una serie da guardare comodi |
Il telefilm di avvocati adatto a tutti: non si prende mai sul serio, ha dei personaggi che definire stupendi è riduttivo, e tutti i processi sono esaltanti, brillanti e divertenti… non c’è praticamente nulla che stoni. Consigliabile, in buona sostanza, a chiunque. Guest star di eccezione, processi veri riprodotti con stile, psicologia affrontata con mestiere, e dialoghi quasi sempre carismatici. Cinque stagioni di puro godimento: una delle migliori serie in assoluto.
GIUDIZIO FINALE: 10
Nemmeno una puntata sottotono.
Una serie per tutta la famiglia |
Se amate l’horror, ma siete convinti che di attività paranormali degne di tale nome ultimamente se ne vedano decisamente poche, allora è il momento di riscoprire questa raccolta di piccoli gioielli. Le due stagioni della serie raccolgono mediometraggi di registi del calibro di John Carpenter, Larry Cohen, Joe Dante, Guillermo Del Toro, Tobe Hooper, John Landis e Dario Argento. Ogni episodio racconta una storia a sé stante e autoconclusiva: alcune sono appassionanti, altre inquietanti, ma quasi tutte di altissima qualità. Tra i consigliabili Family di John Landis e La bestia con Christopher Lloyd.
GIUDIZIO FINALE: 9
Qualche episodio meno imperdibile di altri.
Una serie per donne sole |
Ultimamente il Regno Unito ha scelto di esportare serie originali in pieno stile british, apprezzabili anche da noi italiani che ridiamo solo con scoregge e rutti, ma prima di arrivare a questo punto è stata provata la strada dell’americanizzazione dello stile narrativo. È così che nasce la serie di Robin Hood, con tanti begli attori dal simpatico accento, ma con un tono a metà strada tra Star Trek, House e Duck Tales.
Gli episodi, quasi sempre autoconclusivi, spesso si ripetono nei contenuti e nella risoluzione della puntata, ma nonostante tutto la serie rimane piacevole e d’intrattenimento, grazie sopratutto ad un buon cast. Da notare che il canovaccio generale non si sforza di rispettare la letteratura sul famoso ladro gentiluomo, e anzi, spesso stravolge brutalmente alcuni passaggi generalmente ritenuti intoccabili.
GIUDIZIO FINALE: 7
Ho visto di meglio, ma ho anche visto di peggio.
Una serie con gli occhi di ghiaccio |
Proprio come Robin Hood, anche Merlin è una serie inglese che fa l’occhiolino agli americani, e vi si possono ritrovare lo stesso stile, gli stessi pregi e gli stessi difetti della serie dedicata al ladro della foresta di Sherwood. C’è di buono che si parla di magia, con un giovane Merlino in piena gavetta e simpaticamente sottomesso, e che l’evoluzione dei personaggi è palpabile stagione dopo stagione.
Un cast non sempre all’altezza viene in parte scusato da un Merlin, un Arthur e un Gaius sempre idonei alla parte, anche se talvolta un po’ troppo scontati e prevedibili. L’alternarsi di puntate più leggere a quelle più seriose a volte fa storcere un po’ il naso, mentre altre volte invece costituisce una piacevole boccata d’aria fresca. Anche in questo caso viene spesso e volentieri stravolta la storia classica del ciclo bretone.
GIUDIZIO FINALE: 7
Meglio di Robin Hood, ma troppo simile, ed è venuto dopo.