Dopo un’attesa da farti uscire gli alieni dalla pancia e in seguito ad un ritardo da farti sputare acido squagliapavimenti, anche in Italia è arrivato l’ultimo lavoro di Ridley Scott, tornato nuovamente al genere che l’ha reso famosissimissimo: la fantascienza da bere. C’è chi l’ha definito una paraculata, chi il film dell’anno… noi di Recensopoli ci mettiamo lì nel mezzo, a scontentare giustamente tutti!Togliamoci subito il dente: dal mio punto di vista, Prometheus è il prequel di Alien. Lo può negare lo stesso Scott, lo può negare lo stesso Alien e anche Predator, ma il legame è assolutamente palpabile e scontato dall’inizio alla (sopratutto) fine. Chiamatelo, se preferite, reboot, remake, spin off, ma il mondo è quello, la mitologia è quella e le atmosfere sono quelle.
Il problema avanzabile è proprio che il tutto è troppo simile al primo Alien. Dinamiche identiche, eventi molto simili e situazioni che differiscono solo per l’estetica in alta risoluzione.
L’estetica in bassa risoluzione! |
Le recitazioni, che comunque (non voletemene) non facevano gridare al miracolo già nei vari Alien, in questo film tendono a essere ancora meno apprezzabili, colpa sopratutto di personaggi particolarmente stereotipati, che non si sforzano di apparire imprevedibili e che già dopo un giorno vi dimenticherete completamente.
Riprendendo un mio (ormai vecchio) cavallo di battaglia nelle recensioni di film fantascientifici, siamo davanti a quello che potrebbe essere un ottimo finale di stagione per una serie qualsiasi tra Star Trek o Stargate, ma che sul grande schermo sembra arrivare con venti anni di ritardo.
Qualcuno potrà obiettare che anche Avatar non è altro che una minestra riscaldata, ma il film di Cameron almeno si sforza di essere coinvolgente sia a livello emotivo che visivo, mentre questo Prometheus timbra il cartellino e aspetta la paga a fine mese.
Tutt’un altro spessore artistico! |
Avendo origini e ispirazioni nobili, la trama è piacevole e si lascia seguire, buttando qua e là qualche interrogativo in grado di giustificare un ipotetico seguito.
Prometheus è un film che difficilmente farà storia, ma rimane comunque una piacevole parentesi d’intrattenimento, se si può ancora considerare intrattenimento anche ciò che non è basato solamente su fracasso ed esplosioni.